Da vedere ... Castelnuovo

 

Castello di Castelnuovo
Il castello della Fioraia si erge, con la sua massiccia mole, sopra il borgo di Castelnuovo ed in posizione panoramica sulla pianura che si allarga verso il fiume Arno.
Il castello, denominato in origine Castelvecchio, risale al 1022 e rappresenta il più significativo complesso del territorio di questo comune. La sua struttura è anomala rispetto agli altri castelli casentinesi e con forme risalenti al secolo XV, epoca nel quale fu ricostruito.
Fu proprietà della Chiesa prima dell' XI secolo, per poi passare alla Repubblica Fiorentina che lo donò in seguito ai nobili Della Fioraia, dai quali il castello ha preso l'attuale denominazione.
I nobili Della Fioraia ne mantennero la proprietà fino alla fine del settecento ed apportaro numerose modifiche e migliorie al corpo originario per adattarlo all'esigenza di farne la sede dei loro interessi familiari.

Il castello è composto da una torre merlata alla quale si affianca un corpo quadrangolare, all'interno del quale un atrio ristrutturato in stile neogotico e in cui si trovano alcuni frammenti di sculture in arenaria risalenti ad epoca medioevale.

Attualmente solo il parco e la resede esterna al castello sono accessibili.   
Museo della civiltà contadina
Il Museo della Casa Contadina è stato aperto al pubblico nel 1998 ed è gestito dall'Associazione Culturale Janus Museum, costituitasi nello stesso anno.
Nel 1999 è entrato a far parte del Sistema Agricolo Pastorale dell'Ecomuseo del Casentino.
Ha sede in un edificio che riprende le forme della casa rurale del basso casentino (ai piedi del castello della Fioraia), dove sono ricostruiti gli ambienti di lavoro e la vita domestica dei contadini.
Il percorso espositivo è organizzato secondo una sequenza legata alle attività svolte nei diversi ambienti.
Dalla cantina alla stalla sino alla cucina, ogni locale conserva gli antichi strumenti legati ai lavori che lì si svolgevano.
La collezione etnografica è stata raccolta nel corso di molti anni da Giancarlo Del Pasqua, Presidente dell'Associazione.
L'esposizione, oltre agli oggetti di uso domestico ricordati in precedenza, comprende anche strumenti legati all'attività contadina e artigiana (attrezzi da calzolaio e da fabbro) dell'Ottocento e del Novecento.
L'apertura giornaliera con prenotazione al 349/8542245.